Guido Cappelli sul presente distopico, tra neofeudalesimo e metaverso | Nessun dorma [S1E5]
Il prof. Guido Maria Cappelli denuncia la mutazione dello Stato Democratico in Regime autorizzatorio dove le libertà diventano concessioni.
Docente di Letteratura Italiana presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, è membro attivo del Coordinamento No Green Pass Napoli e della Commissione Dubbio e Precauzione (DuPre) coordinata da Giorgio Agamben, Massimo Cacciari e Ugo Mattei. Inoltre è impegnato, insieme agli studenti, nelle lezioni universitarie all’aperto. Nei mesi scorsi è stato protagonista di numerose iniziative di lotta contro il green pass e l’obbligo vaccinale.
“Le classiche suddivisioni sociali stanno sfumando fino quasi a scomparire. Al loro posto – sostiene Cappelli – tante pseudo-identità l’una contro l’altra armata, che alla fine si risolvono, per la gioia delle élite, in singoli individui, impauriti, sospettosi, l’uno potenziale accusatore e, al culmine del delirio psico-sanitario, potenziale killer dell’altro.
Secondo il professore, invertire questo processo o almeno frenarlo è estremamente difficile e per questo è necessario che ciascuno di noi proceda a una revisione del modo di intendere sia i rapporti personali che la politica, riducendo la carica di aggressività e affermazione personale e potenziando invece la nostra capacità di empatia, di comprensione dell’altro.
I governi acquisiranno nuovi poteri tecnologici per aumentare il controllo sulle popolazioni, sulla base di sistemi di sorveglianza pervasivi e controllo delle infrastrutture digitali.
Klaus Schwab, presidente WEF
Nemmeno il Nazismo aveva un tale controllo sulle popolazioni, non foss’altro che per inferiorità tecnologica. Il Governo Mondiale sognato dalle élite del Novecento e da certe sinistre utopiche sta chiedendo oggi il sacrificio individuale massimo: affidarsi alle sue prescrizione tecnico-sanitarie fino alla concessione della disponibilità del proprio corpo.
La tecnologia lo permette come mai prima d’ora. Dal drone al pass, dal tracciamento con pretesto sanitario alla profilazione commerciale, emerge una civiltà del controllo totale.