Costituzione

DOVE ASCOLTARCI:

Ugo Mattei, la seconda liberazione italiana | Nessun dorma [S1E14]

Il Prof. Ugo Mattei ripercorre la storia della sua famiglia, che partecipò alla resistenza contro il nazi-fascismo, e alcuni episodi salienti della sua esperienza umana, politica e professionale, spesso intrecciati con eventi cruciali della vita istituzionale del nostro paese, fino all’attuale disfacimento della classe dirigente e della Costituzione. Dall’amicizia con il grande giurista e politico Stefano Rodotà alla clamorosa vittoria …

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La dittatura degli ignavi | L’estremista [S1E7]

Il primo DL del 2022, emanato dal novello dittatore, prosegue indisturbato lo smantellamento sistematico e puntuale della nostra Carta fondamentale, aggiungendo discriminazioni su discriminazioni, restrizioni su restrizioni, sempre nella soddisfazione della maggioranza lobotomizzata. C’è ancora spazio per una resistenza? Vale ancora la pena battersi per ripristinare i diritti di un popolo che assomiglia terribilmente ai suoi oppressori? La resistenza, individuale …

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Francesca Galli

Da Marx alla costituzione, il lavoro nella società capitalistica | Coscienza costituzionale [S1E3]

Il green pass è l’ultimo avanzamento di quel processo di trasformazione basato sulla progressiva perdita di peso del valore d’uso delle merci rispetto al valore di scambio, ovvero il processo di trasformazione del lavoro da diritto a concessione.

Francesca Galli

Sicurezza Vs libertà, Stefano Rodotà e il “corpo elettronico” | Coscienza costituzionale [S1E2]

Seconda e ultima parte di una lettura commentata del libro di Stefano Rodotà “Il diritto di avere diritti”. In questo episodio analizzo la posizione del costituzionalista rispetto alla fondamentale importanza della tutela dei dati personali.

Il problema della maggioranza “bulgara” nel Parlamento italiano | L’estremista [S1E2]

Il golpe bianco del governo di Mario Draghi, sostenuto da una maggioranza al 90%, ha eluso le difese al sistema democratico previste nella Costituzione. Perché i padri costituenti, per quanto previdenti, non potevano immaginare il tradimento delle opposizioni e il suicidio della politica. Il testo citato: “Perché non si può fare niente”

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